Spesso i tablet vengono definiti come strumenti rivoluzionari: in realtà la mia impressione, accresciuta dalla visione del filmato qui sotto è che in molti casi essi ricerchino a tutti i costi la continuità con pratiche consolidate e rassicuranti. Ecco così che sull’HTC Flyer rispunta il pennino e la scrittura avviene a mano libera; la tastiera QWERTY rimane, certo, ma l’impressione che se ne ricava è che siamo di fronte, qui come altrove, ad una sorta di path dependance, come comprovato (giusto per restare in ambito di tavolette) dai periodici sviluppati apposta per essere fruiti attraverso dispositivi con schermo touch/multitouch: in essi le “pagine” non si scorrono più verticalmente (come nelle “tradizionali” pagine web) ma si sfogliano con le dita. Nihil novum sub solem?!
"Archivi e biblioteche tra le nuvole" (front cover)
Come preannunciato nel precedente post ho pubblicato un libro su cloud computing e dintorni.
In particolare parlo delle sue applicazioni in ambito archivistico e bibliotecario in sinergia con la diffusione dei nuovi mobile device, il che mi porta ad approfondire temi quali il social reading / networking, il fenomeno dello storage sulla nuvola e tutti i connessi problemi di privacy.
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