Tanto di cappello alla Apple, non c’è che dire! L’azienda di Cupertino è riuscita a sollevare un enorme clamore mediatico per un prodotto, l’iPad 3, che alla prova dei fatti non rappresenta nulla di trascendentale e soprattutto non costituisce chissà quale passo in avanti rispetto al predecessore: intendiamoci, le migliorie ci sono (a livello di sistema operativo, di processore, di GPU, di foto/videocamera, di connettività, di schermo) ma non tali da far esclamare: “Lo devo avere, il mio iPad 2 in confronto è ferraglia!”.
Di LTE, servizi cloud, processori quadcore e videocamere ad alta definizione se n’è parlato in abbondanza al Mobile World Congress di una settimana fa, motivo per cui il nuovo nato non mi ha particolarmente impressionato. Diciamocelo chiaramente: è mancato il classico “asso nella mancia”, il che mi fa ipotizzare che l’iPad 3, al di là dei numeri di vendita che saranno sicuramente elevati, sarà per Apple più una cartuccia sparata a vuoto piuttosto che l’ennesimo colpo a bersaglio.
Ho, in altri termini, la forte sensazione che la strategia dell’azienda della Mela sia improntata al massimo attendismo e per questo del tutto errata; dalla Apple era o non era lecito attendersi un coup de théatre che sbaragliava tutte le aspettative? la presenza di quel “di più” tecnologico che sbaraglia la concorrenza e che negli ultimi anni le ha consentito di restare una spanna avanti rispetto alla concorrenza?
La cosa più preoccupante è che questo “attendismo” non ha riguardato solo le scelte più prettamente tecnologiche ma anche quelle di riposizionamento strategico vale a dire il lancio di un tablet dalle dimensioni inferiori, tale da poter presidiare quel segmento di mercato completamente sguarnito e lasciato alle varie Samsung, LG, Acer e prossimamente probabilmente Google – Motorola.
In tal modo entriamo in argomenti di precisa competenza di questo blog: l’iPad 3 mantiene invariato rispetto al predecessore lo schermo da 9,7″, ma con un aumento sia dello spessore, il quale passa da 8,8 mm a 9,4 mm, che del peso (mediamente di circa 50 grammi, dipende anche se è LTE o meno). Insomma, la maneggevolezza e comodità di trasporto non sono sicuramente il punto forte dell’iPad e nella post PC era questo non costituisce esattamente un vantaggio! Vogliamo mettere l’emozione e l’impatto che avrebbe suscitato Tim Cook se si fosse presentato sul palco dell’Yerba Buena sfoderando un iPad “tascabile”? Senz’ombra di dubbio enorme. Inoltre un simile device sarebbe diventato istantaneamente un must anche in ambito business, mentre così l’iPad rimane ancorato alla concezione iniziale di un dispositivo pensato soprattutto per essere adoperato in attività ludiche / di entertainment e solo eventualmente per il lavoro. Deludente l’autonomia della batteria, che restando ferma ad un massimo di 10 ore (che scendono a 9 per la versione con connettività LTE), non elimina quell’ansia da battery life che ben conoscono i possessori di iPhone; in linea con le aspettative, almeno con quelle del sottoscritto, la mancata presenza di un iPad3 con memoria da 128 GB: oramai è evidente che la memoria interna è considerata dai grandi costruttori come complementare rispetto a quella sulla nuvola, motivo per cui è inutile investirci sopra (perché è vero che con una videocamera come quella installata bastano pochi filmati per occupare lo spazio interno a disposizione, ma è altrettanto vero che con le reti di nuova generazione – per chi è fortunato di averle già pronte – l’upload anche di file di grandi dimensioni rappresenta un’operazione sempre più veloce e di ordinaria amministrazione).
In definitiva, per chiudere, l’unica novità degna di nota è la presenza del retina display, il quale, come affermato da Pablo Defendini su Digital Book World “makes [the iPad 3] a superb reading device. Type will be much easier to read, and comics adapted from print, in particular, will be much more legible at their reduced, on-screen sizes”. Insomma, dopo il restyling di iBook, il lancio di iAuthor e le varie iniziative in ambito educational, Apple aggiunge un ulteriore tassello che conferma come essa punti molto sull’editoria digitale. Cosa sicuramente da tener presente per i futuri equilibri di questo settore in rapida trasformazione.
9 Mar
iPad 3: un’occasione mancata?
Posted marzo 9, 2012 by Simone Vettore in Uncategorized. Tagged: apple, ereader, iAuthor, iBook, iPad 3, retina display, tablet. 1 commento
Posted by La guerra dei display – Part 2 « Memoria digitale on aprile 3, 2012 at 12:34 am
[…] iPad in modo tutt’altro che entusiastico (per la precisione l’ho considerato un’occasione mancata da parte di Apple) ma saprete anche che non ho potuto non riconoscere il passo in avanti compiuto […]